Nel cuore del centro storico di Treviso c’è una fontana che è diventata un’icona cittadina per storia, rituali e… nome: la Fontana delle Tette
In questo articolo cercherò di raccontarti con precisione: origini, usi antichi, dove si trovano la copia e la sua versione originale, e chi ha realizzato la fontana che puoi vedere e toccare oggi.
La storia della Fontana delle Tette (1559) e l’uso “a vino”
La Fontana delle Tette nasce nel 1559, su ordine del podestà Alvise Da Ponte, come “segno di rinascita” dopo una grave siccità.
Fin dall’inizio diventa un simbolo della Serenissima, infatti a ogni insediamento di un nuovo podestà, per tre giorni dalla fontana sgorgavano vino bianco da un seno e vino rosso dall’altro, offerti gratuitamente alla popolazione.
La tradizione, purtroppo per noi, proseguì solo fino al 1797, con la caduta della Repubblica di Venezia.
In origine l’opera era incassata in una nicchia del Palazzo Pretorio, su via Calmaggiore, la spina dorsale del centro. Le fonti locali ricordano anche un particolare tecnico: l’acqua ordinaria arrivava dal Cagnan, sollevata al Ponte de Pria tramite una “roda mata” (ruota idraulica).
Tra fine Settecento e inizio Ottocento la statua fu danneggiata (la tradizione locale parla di colpi inferti dai soldati napoleonici), poi rimossa e dispersa.
L’abate Luigi Bailo ne favorì il ritrovamento e l’ingresso nelle raccolte civiche.
Dove si trova la Fontana delle Tette attuale (quella che puoi vedere, toccare e fotografare)?
Quella che quotidianamente, ahimè, sgorga solo acqua (che puoi bere) e non vino, è una copia (realizzata nel 1989) collocata nel cortile di Palazzo Zignoli, uno slargo “nascosto” raggiungibile dalla galleria che collega Calmaggiore con Piazzetta della Torre e Calle/Vicolo del Podestà.
Si può accedere liberamente alla fontana sia di giorno sia di notte, infatti si trova in luogo pubblico.
Questa nuova fontana delle tette è opera dello scultore peruviano Miguel Miranda Quinones che l’ha scolpita nel 1989. L’autore della fontana cinquecentesca non è documentato (i Musei Civici la indicano come lavoro di “scultore veneto”, 1559–1560).
Dove si trova la Fontana delle Tette originale
Il busto originale della Fontana delle Tette, gravemente mutilo, oggi è conservato in teca sotto la loggia del Palazzo dei Trecento in Piazza dei Signori.
È visibile dall’esterno, a protezione museale: utile se vuoi confrontare l’aspetto storico con la copia odierna.
Tuttavia il busto originale non è più collegato idraulicamente e quindi non sgorga né acqua, né vino.
Informazioni utili e curiosità sulla Fontana delle Tette
- Nome in veneto. In dialetto veneto viene chiamata fontana dee tete.
- Materiale e forma. La scultura è in pietra d’Istria: un busto femminile che stringe i seni sopra una piccola vasca a conchiglia (descrizione ripresa nella targa ottocentesca di Matteo Sernagiotto, esposta nel cortile).
- Oggi acqua, niente vino. Oggi la fontana delle tette eroga solo acqua.
- La promessa nel 2020. Nel 2020, in piena pandemia, il sindaco Mario Conte annunciò l’idea di far sgorgare Prosecco per festeggiare la fine della pandemia. Mi sa che rimase solo una promessa.